Fascino, ed interesse, intelligenza e scrîttura acuta di una delle poche volontà politiche del cinema americano. Solo un certo qual eccesso di determinismo, la volontà di piegare ai propri voleri scenaristici tutti i risvolti della faccenda, impedisce ad una meccanica come questa di volgere al capolavoro. Ma, egualmente, non si può che essere meravigliati dalla volontà di Sayles di scavare nelle ragioni della perversione (sociale, economica, razziale) e, soprattutto, del suo durare immutato nel tempo: in queste sue splendide sceneggiature, che all'inizio appaiono slegate poi, progressivamente, si organizzano di fronte ai nostri occhi con una logica perfetta. Un attimo voluta.